Primitivo
In passato, il Salento, noto per la produzione del cosiddetto vino da taglio, ha rappresentato per le molte e più famose zone vitivinicole Italiane ed Europee, il principale bacino di “rifornimento” di mosti e vini rossi ben strutturati, capaci di migliorare le caratteristiche organolettiche delle rispettive produzioni.
Tale vino veniva prodotto dal Primitivo, straordinario vitigno autoctono, capace di produrre mosti a gradazioni alcoliche paragonabili a liquori.
Coltivato nei terreni marginali, sabbiosi in riva al mare, come anche nelle zone con roccia affiorante, con un infittimento di piante per ettaro elevatissimo, il primitivo ha garantito per decenni il lavoro dei grandi commercianti.
Quasi totalmente dimenticato in conseguenza della massiccia estirpazione negli anni 80, ha assunto oggi un ruolo di primo piano ed è considerato il principe dei vitigni autoctoni.
Noi abbiamo scelto di coltivarlo nell’ambiente più idoneo: nella sabbia di tenuta Patitari, in riva al mare, e nella roccia affiorante di tenuta Santo Stefano. Abbiamo migliorato le condizioni generali diminuendo l’infittimento di piante per ettaro e soprattutto curiamo nei minimi particolari le operazioni di raccolta e di vinificazione, garantendo il controllo delle temperatura nella fase più delicata della fermentazione tumultuosa.
Ne curiamo la maturazione in grandi botti di rovere. La soddisfazione, dopo tre anni, è notevole per noi produttori e per gli estimatori di questo grande vitigno.Un rosso impegnativo, austero, da domare.
Questo è il PATITARI.